È difficile prendere qualsiasi posizione riguardo all'accoglienza dei migranti richiedenti asilo senza essere additati a seconda
come buonisti o come razzisti.
Non si può nemmeno cercare di stare con due piedi in una
scarpa e occorre cercare il giusto mezzo.
Chiariamo subito il punto principale, gli attivisti del
M5S di Mesola NON sono contro
l’accoglienza e auspicano che se verranno accolti profughi aventi diritto sul
nostro territorio comunale vengano accolti dalla popolazione locale nel
migliore dei modi.
Dobbiamo sempre tenere conto che abbiamo a che fare con
persone, con esseri umani che molto spesso fuggono da una realtà aberrante
fatta di povertà. Fuggono da territori dove sono all'ordine del giorno guerre
civili, lotte per il potere e per il possesso delle materie prime che a noi
occidentali tanto fanno comodo.
Gli attivisti del M5S di Mesola, come il M5S nazionale,
sono però molto critici sulla gestione di questa emergenza da parte degli
organi istituzionali addetti che si confermano ad ogni occasione inadeguati.
La vicenda di Goro insegna come sia facile creare falsi
mostri a causa di una macchina amministrativa inefficace e arrogante nei
confronti dei cittadini. Macchina che non si preoccupa di come certe situazioni
siano delicate ed invece di fare piani preventivi, prendere accordi con le
amministrazioni locali, con i suoi cittadini, preferisce imporre, con il potere
a loro conferito dal Ministero degli Interni, e a suon di provvedimenti di sequestro,
l’accoglienza per questa gente. Creando così diffidenza e paura tra le persone.
Come ha detto il consigliere Dolcetti di Codigoro i sindaci
dei comuni limitrofi per primi dovrebbero prendere accordi ma invece si
limitano a giocare allo scarica barile, per poi contendersi i migranti per far
vedere che loro sono bravi mentre gli atri no. Sono bravissimi a ritrovarsi in
giro per il ferrarese ad inaugurare cose insieme a presidenti e consiglieri
regionali e non si capisce come mai nessuno sapeva nulla di quello che si
andava a fare a Goro.
Forse a molti non interessa ma questa logica delle
istituzione ricade in quella dell’industria dell’accoglienza, dove questi
disgraziati diventano oro per le cooperative che li gestiscono (vedi mafia
capitale) con costi di oltre 1000 € al mese che, contrariamente a quanto
pensano molti, non vanno a loro ma alla mafia e ai politici di collegamento.
Gravando in tutto sulle tasche e sulla generosità dei cittadini.
Fermi restano i 4 punti, che qua semplifico, sull'immigrazione già proposti lo scorso anno dal M5S:
1. Restrizione sui permessi di soggiorno per
protezione umanitaria (solo in
Italia vengono concessi in massa anche a chi non ha ragioni di chiedere asilo
politico o umanitario)
2. Istituzione di un apparato efficiente per
il rimpatrio dei non aventi diritto all’asilo (non è sufficiente dare un
foglio di via ad un immigrato illegale e sperare che questo se ne vada da solo)
3. Istituzione di una procedura specifica per
la trattazione dei ricorsi contro il diniego dell’asilo (non ha senso che
chi non ha diritto all’asilo possa comunque restare in Italia per anni,
ovviamente a spese nostre, facendo un semplice ricorso)
4. Garanzia di una stretta sorveglianza nei
luoghi dove i profughi vengono accolti (molti cittadini lamentano che nei
luoghi dove i profughi vengono accolti questi hanno comportamenti discutibili e
in alcuni casi si sfocia anche nelle molestie)
Chiariamo subito il punto principale, gli attivisti del M5S di Mesola NON sono contro l’accoglienza e auspicano che se verranno accolti profughi aventi diritto sul nostro territorio comunale vengano accolti dalla popolazione locale nel migliore dei modi.?????
RispondiEliminaDobbiamo sempre tenere conto che abbiamo a che fare con persone, con esseri umani che molto spesso fuggono da una realtà aberrante fatta di povertà. Fuggono da territori dove sono all'ordine del giorno guerre civili, lotte per il potere e per il possesso delle materie prime che a noi occidentali tanto fanno comodo.