sabato 23 luglio 2016

Le guerre diverse


È una guerra anomala quella che si sta combattendo, ci sono due fazioni non ben distinte che lottano in maniera totalmente diversa.
Da una parte si combatte con i Tir, a colpi d’ascia sui treni, si combatte in aeroporto, in teatro, allo stadio, al supermercato, al ristorante, in spiaggia, ogni campo di battaglia è buono.
Dall’altra parte eserciti ipertecnologici e super equipaggiati lanciano bombe intelligenti che anche l’altro giorno hanno fatto 60 morti tra civili in Siria.
In mezzo a tutto ciò c’è l’Europa. Una Europa priva di idee, senza una efficace politica estera, troppo occupata nelle questioni speculative finanziarie per interessarsi seriamente a quanto succede.
Ipocrita fino al midollo non ha avuto il coraggio di dire una parola ad Erdogan per il presunto golpe in Turchia, ma si sarebbe scagliata con tutta la sua arroganza se qualcosa di simile lo avessero fatto in Iran o nella Russia di Putin.
E i media complici di questa ipocrisia non fanno altro che mandarci a ripetizione immagini e filmati di Nizza, di Monaco e prima ancora di Ankara e Parigi. Immagini che perdono di valore e diventano irrilevanti davanti all’incapacità ed al disinteresse della politica Europea, incapacità e disinteresse che dai media vengono taciuti.
Tutti i nostri governanti hanno fatto la loro bella figura con le solite frasi inneggianti alla lotta al terrorismo e all’impegno alla prevenzione, che non c’è però visto che ormai questi colpiscono quando vogliono loro.
Queste strane guerre anomale fanno comodo alla politica neoliberista, noi italiani che negli anni 70 abbiamo vissuto gli anni di piombo ne sappiamo qualcosa, questa strategia serve per destabilizzare e dare a chi comanda il pretesto per sospendere la democrazia, i diritti e le conquiste sociali.
Dovremo comprendere che la festa non può durare per sempre ed è inutile illuderci che tutto si risolverà da se.

venerdì 22 luglio 2016

Vorrei che una persona sana di mente, non un coglione, mi spiegasse in modo gentile cosa c'è di scandaloso, offensivo e strabiliante nella seguente frase: «Io non ce l’ho con le lobbies. Esiste la lobby dei petrolieri e quella degli ambientalisti, quella dei malati di cancro e quella degli inceneritori. Il problema è la politica senza spina dorsale, che si presta sempre alle solite logiche dei potentati economici decotti».

Balasso 22 Luglio 2016